Curiosità che (forse) non sapete sull’ informatica
1. Il primo programmatore della storia era una donna. Ebbene il primo programmatore della storia si chiamava Ada Lovelace. Lei era la figlia del famoso poeta inglese Lord Byron, e al contrario del padre decise di intraprendere degli studi scientifici.
2. Gigabyte vs Gibibyte: come tutti sappiamo l’unità di misura dell’informazione, o della quantità di dati è il byte o suoi multipli (KiloByte, MegaByte, GigaByte, TeraByte etc… ). In realtà quando noi ci riferiamo alla quantità di dati, operiamo con potenze del 10. Quando parliamo di GigaByte per esempio, intendiamo 10^9 (1000000000). Le grandi aziende che producono memorie (Hard disk, pennette usb ecc), invece fanno riferimento a potenze del 10. Un gibibyte viene inteso come 2^30 (2^30 = 1073741824). Ecco uno schemino riassuntivo:
3. la tastiera del computer, ormai presente anche su smartphone viene chiamata qwerty, il nome è composto dalle prime 6 lettere della fila in alto. Esistono diverse varianti tra cui: Qwertz, Azerty ed altri…
4. Sfatiamo il mito dei trattini sotto le lettere f e j. Le sbarrette orizzontali non servono ad orientare i non vedenti sulla tastiera, al contrario serve ad orientare chi usa molto il pc, per scrivere in modo più veloce e senza distogliere lo sguardo dallo schermo. Un altro trattino simile è presente sotto il numero 5 del tastierino numerico.
5. Il primo computer della storia fu la “macchina analitica”, un insieme di leve e ingranaggi mossi da un motore a vapore. La iniziò a progettare Charles Babbage dal 1833 ma è stata costruita dallo Science Museum di Londra solo nel 1991.
6. Il termine “baco” per indicare un errore di programma fu reso popolare da Grace Hopper, una pioniera della programmazione: nel 1947 trovò una falena (“bug” in inglese significa insetto) che inceppò il calcolatore su cui lavorava.
7. Il primo computer portatile in commercio della storia fu l’Ibm 5100, lanciato nel 1975: aveva uno schermo di 5 pollici e pesava 25 kg. Poteva funzionare solo attaccato a una presa di corrente. Il prezzo andava da 7.000 €, per la versione base, a 16mila €.
6. Il successo del personal computer ha colto molti impreparati. Nel 1947, Thomas Watson, futuro presidente di Ibm, pensava che nel mondo “non se ne sarebbero venduti più di 4 o 5”. E nel 1977, secondo Ken Olson, fondatore della Digital, non c’era motivo perché qualcuno dovesse tenerne uno in casa.
7. Il primo hard drive della storia, prodotto da Ibm nel 1956, conteneva 50 dischi di 60 cm di diametro, era grande come un frigorifero e pesava una tonnellata. La capacità? Circa 5 Mb!
8. Da un’affermazione del cofondatore di Intel, Gordon Moore, deriva la legge che porta il suo nome, secondo cui le prestazioni dei processori e il numero dei relativi transistor raddoppiano ogni due anni.
9. La @, usata negli indirizzi di posta elettronica, non fu creata da Ray Tomlinson, il programmatore che nel 1971 inventò l’email. È un simbolo molto più antico, usato dai mercanti italiani col significato di anfora, un’unità di misura.
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